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Francesco Favorito

Tortino di quinoa con cuore caldo al caffè

Il Tortino di quinoa con cuore caldo al caffè è un dessert molto semplice ma garantisce un effetto strepitoso per chi lo assaggia.

Il suo cuore cremoso aromatizzato al caffè lo rende un dolce tipico da fine pasto o per il classico appuntamento dello spuntino pomeridiano.

Con il primo cucchiaino del Tortino di quinoa con cuore caldo al caffè scoprirete la sua morbida sorpresa…e non potrete più farne a meno.

Ora indossate il vostro grembiule più bello…e seguiteci nella ricetta.

Ingredienti per il Tortino di quinoa con cuore caldo al caffè

g 250 farina di quinoa senza glutine

g 15 caffè solubile senza glutine

g 100 burro

g 300 uova

g 450 zucchero grezzo

g 200 cioccolato fondente senza glutine

g 10 lievito in polvere senza glutine

g 10 Inulina

g 80 Amido di riso

g 50 fecola di patate senza glutine

g 5 Guar

g 100 olio evo

g 2 sale fino

Preparazione

Lasciare ammorbidire il burro a temperatura ambiente.

Separare i tuorli dagli albumi, disporre questi ultimi in una terrina con o zucchero grezzo e montarli per 5 minuti.

A questo punto unire i tuorli e continuare a lavorare per altri 5 minuti con le fruste elettriche.

Nel microonde sciogliere il cioccolato fondente per circa 3 minuti, aggiungere il caffè solubile e mescolare delicatamente.

In una terrina ora mescolate il burro ammorbidito con l’olio e il sale, quindi aggiungere il lievito e la fibra di inulina e continuare ad amalgamare.

Alle uova precedentemente montate aggiungere la farina di quinoa, l’amido di riso, la fecola di patate e il guar ed amalgamare con una spatola.

Aggiungere quindi il composto di burro e olio e lavorare fin quando il tutto risulti ben amalgamato.

Distribuire l’impasto all’interno di 20 pirottini da 70 grammi l’uno.

Con una sac à poche inserire nel cuore di ognuno il composto di cioccolato e caffè.

Cuocere quindi nel forno caldo a 180° C per 25 minuti circa.

Sfornare e servire subito i tortini che vanno messi in tavola con il cuore ancora caldo e cremoso.

Guarnire a piacere con frutta fresca, foglioline di menta, mandorle tritate e Crema pasticciera Vegan.

Il tortino di quinoa con cuore caldo al caffè è servito. Tuffatevi nella sua cremosità…ne rimarrete stupiti!!!

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Stringozzi fave e pecorino

Gli Stringozzi fave e pecorino per noi umbri, è un piatto che ci catapulta indietro nel tempo.

Fa parte della nostra tradizione culinaria lo Stringozzo…è un tipo di pasta lunga fatta solo con acqua e farina.

Stringozzi, Strangozzi, Manfricoli o Ciriole…sono tutti la stessa cosa, ma a seconda della loro provenienza (tutti comunque del centro italia) cambiano nome.

Gli ingredienti semplici usati per gli Stringozzi fave e pecorino hanno comunque una “radice” contadina: un piatto povero ma ricco di sapore.

E il riscoprire proprio questi piatti che ci riporta alla semplicità, alla gioia del sedersi intorno alla tavola.

Ancor prima ad osservare le mani sapienti delle nonne che preparavano a mano questo tipo di pasta, sentirne il profumo incontaminato.

Quell’atmosfera antica ricca di saggezza e di vita vissuta, quella forza naturale che teneva unita la famiglia.

Quando proviamo le nostre ricette noi cerchiamo sempre di ricordare le nostre origini…e con gli Stringozzi fave e pecorino siamo certi di riuscirci alla perfezione.

Ingredienti per gli Stringozzi fave e pecorino

Per la pasta:
Per il condimento:
  • g 500 fave fresche sgranate
  • g 200 pecorino romano grattugiato
  • g 50 olio evo
  • g 10 sale fino
  • g 2 pepe in grani
  • n 1 peperoncino fresco

Preparazione

Per gli Stringozzi

Su di una tavola da lavoro mescolare la Miscela per pasta fresca con la farina di lenticchia e il sale.

Formare la classica “fontana” al centro della quale mettere l’acqua e l’olio evo.

Quindi impastare energicamente fino a formare un impasto liscio ed omogeneo. Far riposare in frigo per 60 minuti.

Passato questo tempo suddividere l’impasto in tante piccole porzioni e, infarinando il piano da lavoro, modellarle a lungo spaghetto.

Se si vuole ottenere la classica forma squadrata occorre lo stampo per gli spaghetti alla chitarra.

Una volta terminata la lavorazione degli Stringozzi, lasciarli riposare su di un vassoio coperti da un canovaccio.

Per il condimento

Cuocere le fave in una padella antiaderente con l’olio evo, il sale e il pepe per circa 15 minuti, poi togliere dal fuoco.

A questo punto cuocere la pasta in abbondante acqua salata per 5 minuti circa.

Una volta scolata versarla nella padella del condimento e fare insaporire per un paio di minuti.

Impiattare e completare con pepe, pecorino e peperoncino mondato e tagliato a fettine, e servire.

Ed ecco servita la ricetta degli Stringozzi con fave e pecorino.

 

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Ricetta Biancomangiare

Biancomangiare…solo il nome ci fa viaggiare nel meraviglioso mondo del gusto.

La consistenza di questo dessert gratifica il palato; il suo sapore delicato sfiora le pupille gustative…insomma una vera goduria!!!

Per non parlare poi dell’effetto che fa alla vista! Decorato con delle Tuile al cocco (tutto rigorosamente bianco) garantiscono un bel vedere.

Ma cos’è una Tuile? E’ un biscotto di basso spessore, quasi una sfoglia (tuile in francese significa “mattonella”) che ancora caldo può essere modellato.

Ma andiamo per gradi. Preparate il piano di lavoro: stiamo per eseguire la ricetta del Biancomangiare con Tuile al cocco.

Ingredienti per il Biancomangiare

  • g 10 gelatina in fogli senza glutine
  • g 800 panna fresca
  • g 80 zucchero a velo senza glutine
  • g 40 mandorle a lamelle

Per il latte di mandorla:

  • g 200 pasta di mandorla
  • g 600 latte

Ingredienti per la Tuile

  • g 100 burro
  • g 90 zucchero a velo senza glutine
  • g 180 zucchero grezzo
  • g 70  Miscela per dolci
  • g 30 farina di cocco senza glutine

Preparazione del Biancomangiare

Per il latte di mandorla: Frullare la pasta di mandorle con il latte.

Mettere il tutto in un contenitore, coprire con pellicola da cucina e lasciare riposare in frigo per 12 ore.

Trascorso questo tempo portare ad ebollizione il latte di mandorla.

Nel frattempo ammollare in acqua la gelatina, strizzarla ed unirla al latte di mandorla bollito e mescolare fino al completo scioglimento.

Quindi togliere dal fuoco e portare il tutto ad una temperatura di 15° C.

A questo punto unire al composto la panna semi-montata, mescolare delicatamente e suddividerlo negli stampini individuali.

Coprire con della pellicola da cucina e lasciare riposare in frigo per circa 3 ore.

Preparazione delle Tuile

Scaldare nel microonde per pochi istanti il burro con lo zucchero al velo senza glutine.

Amalgamare aggiungendo lo zucchero grezzo, la miscela base senza glutine e la farina di cocco senza glutine.

Mescolare bene gli ingredienti e stendere poi il composto, allo spessore di 1 mm, su fogli di silicone.

Cuocere nel forno caldo a 180° C per 6 minuti, quindi sfornare e lavorare velocemente la “sfoglia” nelle forme che più vi piacciono (foglie, petali, figure geometriche).

Composizione del Biancomangiare con Tuile al cocco

A questo punto togliere il Biancomangiare oramai rassodato dalle formine, disporre su di un piatto e decorare con le Tuile.

Lasciamo a voi e alla vostra fantasia la parte decorativa!!!

 

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mousse all'ananas

Una soffice Mousse all’ananas contenuta in un croccante biscotto al cocco…due ingredienti che sanno di esotico.

L’estate porta con se la voglia di sapori freschi e la frutta esotica sembra garantire il giusto appagamento.

Le cene all’aperto, nei giardini a lume di candela, la voglia di accompagnare la notte verso le ore più fresche davanti a del buon cibo…

…fiumi di vino bianco freddo e poi lui il “dessert” che chiude in bellezza il festoso banchetto.

E come non pensare ad una Mousse all’ananas su crosta di biscotto al cocco???

Nulla di più facile da realizzare! Seguitemi nella ricetta passo passo…e non ve ne pentirete!!!

Ingredienti per la mousse all’ananas

  • g 400 di crema pasticcera senza glutine 
  • g 400 polpa di ananas
  • g 40 gelatina in fogli senza glutine
  • g 150 zucchero semolato
  • g 10 succo di limone
  • g 10 succo li lime
  • g 400 purea di ananas (ananas mondato e frullato)
  • g 800 panna fresca 
  • g 30 bagna al rum 

Ingredienti per il biscotto al cocco

  • g 500 di farina di cocco senza glutine
  • g 500 di zucchero semolato
  • g 150 purea di lamponi (legata con 50 grammi di miscela base senza glutine)
  • g 150 confetture di mele
  • g 150 di albumi

Preparazione

Per la Mousse all’ananas:

Reidratare la gelatina in acqua fredda, strizzarla e fonderla in microonde con un cucchiaino di acqua restando su una temperatura di 50° C.

Tagliare la polpa di ananas a cubetti e metterli in una padella antiaderente.

Aggiungere lo zucchero e il limone e far cuocere per 15 minuti.

Una volta raffreddato il composto incorporare la purea di ananas e il succo di lime ed amalgamare.

Montare a parte la panna senza arrivare ad indurirla completamente e miscelarla al composto di ananas.

Mettere in frigo.

Per il biscotto al cocco:

In una terrina amalgamare gli albumi con il cocco, lo zucchero, la purea di lamponi e la composta di mele.

Scaldare l’impasto nel microonde fino a raggiungere una temperatura di 50° C.

Stendere l’impasto con il mattarello e formare dei dischi di 18 centimetri di diametro.

Adagiare quindi i dischi su degli stampini da crostatina e mettere in forno preriscaldato a 210° C per 6 minuti circa.

Lasciare raffreddare e farcire con la Mousse all’ananas.

Guarnire al centro con una quenelle di crema pasticcera, con delle meringhe e servire.

Ora la Mousse all’ananas su crosta di biscotto al cocco è pronta…e la notte è lunga da far passare!

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Lievito madre: Master mondiale presso La scuola Paideia (Mi) dall’11 al 14 settembre

Oramai è risaputo…il Lievito madre è alla base di ogni lavorazione nei prodotti a lunga lievitazione.

La particolarità del pane, della pizza o dei prodotti di pasticceria realizzati con Lievito madre è di gran lunga diversa per sofficità, fragranza, consistenza e profumo.

Senza considerare che chimicamente il tutto avviene in modo naturale…

Il Master mondiale sul Lievito madre vi guiderà alla scoperta di questa magia attraversando diversi ambiti del mondo della pasticceria, della panificazione e della pizzeria.

Che cos’è il lievito madre

Il Lievito madre è un composto di farina, per lo più di frumento, e acqua nel quale sono presenti microrganismi di specie diverse.

Sono i Saccharomyces Cerevisiae (saccaromiceti), organismi unicellulari appartenenti al regno dei funghi, i responsabili del “funzionamento” fermentante del Lievito madre.

Oltre ai saccaromiceti troviamo anche alcune specie di batteri lattici delle famiglie dei Lactobacilli e dei Streptococchi.

Questi microrganismi si nutrono principalmente di zuccheri semplici (glucosio) ma, a volte, necessitano anche di zuccheri complessi (come ad esempio gli amidi che sono contenuti nelle farine).

Questi zuccheri vengono trasformati per primi in anidride carbonica e, in misura inferiore in alcool (etanolo), in acido acetico e in piccolissima parte in glicerina.

L’insieme di queste attività naturali biologiche viene chiamata “fermentazione” e costituisce la parte fondamentale del processo di crescita delle paste lievitate.

L’anidride carbonica che viene prodotta è intrappolata all’interno dell’impasto grazie alla maglia glutinica che si è formata nella fase di impastamento.

Quando poi si passa in forno il gas prima si espande ingrossando gli alveoli, poi fuoriesce lasciando degli spazi vuoti.

Questi spazi saranno gli alveoli che formano la trama del lievitato.

Grazie alla glicerina poi, questo prodotto si manterrà anche morbido a lungo.

La buona qualità del Lievito Madre comporta il mantenimento di un gradevole ed inconfondibile profumo.

Il profumo della genuinità della lievitazione naturale.

Il Master mondiale del Lievito madre vi farà toccare con mano la realtà di quanto descritto.

Master mondiale. Dove e come…

Data la vastità di un argomento del genere, la location prescelta per affrontare un tema cosi importante non poteva non essere la Scuola di Pasticceria Paideia di Milano.

E’ la Cooperativa Paideia di Milano, accreditata presso la Regione Lombardia alla erogazione di formazione permanente e continua, che ha progettato tale evento.

La Cooperativa Paideia si è inoltre dotata di un sistema di gestione in qualità secondo le norme ISO 9001:2000, e  poi ISO 9001:2008.

Nel suo ambito si muove con notevole successo attraverso tecniche professionali di pasticceria, dai corsi base per principianti ai corsi avanzati.

Destinatari:

Il corso è indirizzato a TUTTI coloro che vogliano acquisire una conoscenza approfondita e specifica sul lievito madre e sulle sue applicazioni e lavorazioni.

Obiettivi e metodologie didattiche

Il corso è finalizzato ad apprendere le tecniche per  la preparazione di prodotti  a base di lievito naturale nelle sue molteplici applicazioni durante tutto l’anno.

Le lezioni in laboratorio prevedono un approfondimento  sugli ingredienti, grassi e lievitazione in ogni singolo suo passaggio.

Verranno inoltre realizzate varie ricette, quali: panettoni, pandori, colombe, grandi dolci regionali, grandi dolci internazionali, prodotti per la prima colazione, croissant francesi, cornetti all’italiana, brioches, pani speciali.

Il corso prevede attività pratiche nel laboratorio di cucina: OGNI PARTECIPANTE HA A DISPOSIZIONE UNA POSTAZIONE DI LAVORO PER POTER PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLA LEZIONE E PRODURRE IN AUTONOMIA I PROPRI ELABORATI.

Il corso è a numero chiuso per garantire un adeguato apprendimento. Al termine del corso l’allievo otterrà l’Attestato di partecipazione rilasciato da Paideia e controfirmato dal Maestro Favorito.

Contenuti:

PANE DA RISTORAZIONE
PIZZERIA
PRODOTTI DA PRIMA COLAZIONE NAZIONALI E INTERNAZIONALI
PANETTONE
PANDORO
COLOMBA
GESTIONE LIEVITO MADRE
CONTROLLO DEL PH
L’USO DELLE FARINE
GESTIONE DEGLI IMPASTI COME IN UN NORMALE LABORATORIO
PRECOTTURE
SHELF-LIFE DEI PRODOTTI

Master sul lievito madre Francesco Favorito

Dall’11 al 14 settembre dalle ore 9.00 alle ore 17.00

28 ore di corso € 890

Per info: http://www.coop-paideia.com/courses/master-sul-lievito-madre/

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Gluten free e le intolleranze alimentari: Master Mondiale

Gluten free e le intolleranze alimentari…un attualissimo argomento di discussione.

Questo ci spinge ad approfondire in maniera dettagliata e professionale una tematica molto delicata.

La professionalità del Maestro Francesco Favorito è una garanzia in fatto di studi sul Gluten free e le intolleranze alimentari.

Quando si parla d’intolleranza alimentare si parla di escludere dalla propria alimentazione alimenti ben precisi, perché il nostro sistema immunitario o digestivo non li tollera.

A livello etimologico, si dice “tolleranza” quella qualità che consente di accettare idee e atteggiamenti diversi dai propri o si dimostra comprensione per errori e difetti altrui.

Si tratta di un termine che trova applicazione nella sociologia, nella cultura e nella religione.

Nel caso delle intolleranze alimentari, a un certo punto della vita, è l’organismo a dire di No a un alimento o a un gruppo di alimenti, attraverso sintomi diversi, ma in ogni caso poco piacevoli, in grado anche di compromettere la normale qualità vita di una persona.

Questo porta spesso a una diagnosi che arriva come acqua quando si ha sete e rinfranca da un percorso disseminato di dubbi e timori, talvolta anche di lunga durata.

Ha inizio così un percorso di scoperta alimenti da escludere, alimenti che si possono ancora mangiare e alimenti da sostituire.

Un viaggio in cui non si può più sedere a tavola mangiando ciò che capita, fare la spesa a occhi chiusi e nel quale occorre, in molti casi, anche spiegare e raccontare agli altri la propria condizione.

Gli alimenti che è possibile consumare sono molti e costituiscono una base alimentare sana ed equilibrata.

In un’alimentazione senza glutine è possibile consumare alimenti tali quali, come carne, pesce, verdure, latte, legumi e frutta.

Su di essi, come per l’acqua, non è indicata l’indicazione “senza glutine” perché è scontato che non lo contengano.

I cereali senza glutine sono molti e consentono di realizzare pane, pizza, pasta e dolci che nulla hanno da invidiare a quelli convenzionali.

Il Master sul Gluten free e le intolleranze alimentari è stato organizzato ad hoc, proprio per dare possibilità di approfondire un argomento cosi importante e ricco di informazioni.

E’ la Cooperativa Paideia di Milano, accreditata presso la Regione Lombardia alla erogazione di formazione permanente e continua, che ha progettato tale evento.

La Cooperativa Paideia si è inoltre dotata di un sistema di gestione in qualità secondo le norme ISO 9001:2000, e  poi ISO 9001:2008.

Nel suo ambito si muove con notevole successo attraverso tecniche professionali di pasticceria, dai corsi base per principianti ai corsi avanzati.

Obiettivi e metodologie didattiche

Il corso Gluten free e le intolleranze alimentari  è finalizzato ad apprendere le tecniche per  la preparazione di prodotti di cucina e pasticceria adatte a chi deve seguire diete particolari dovute a intolleranze, allergie, patologie o regimi alimentari particolari.

Si realizzeranno preparati senza glutine, senza uova, senza lattosio, senza nichel e zucchero.

Verrà quindi dedicato ampio spazio al corretto bilanciamento degli ingredienti in un’ottica di utilizzo di ingredienti alternativi in commercio e di rendere l’allieva autonoma nel modificare qualsiasi ricetta a seconda delle esigenze.

Il corso prevede attività pratiche nel laboratorio di cucina: OGNI PARTECIPANTE HA A DISPOSIZIONE UNA POSTAZIONE DI LAVORO PER POTER PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLA LEZIONE E PRODURRE IN AUTONOMIA I PROPRI ELABORATI.

Il corso è a numero chiuso per garantire un adeguato apprendimento.

Al termine del corso l’allievo sosterrà un esame per il conseguimento dell’Attestato di partecipazione rilasciato da Paideia e controfirmato dal Maestro.

Destinatari del Master Mondiale “Gluten free e le intolleranze alimentari”

Il corso è indirizzato a TUTTI coloro che vogliano acquisire una conoscenza approfondita e specifica della cucina e pasticceria salutistica e per intolleranze alimentari.

Sotto le mani esperte del Maestro Favorito, personaggio di spicco dell’arte bianca contemporanea, si andrà alla scoperta del mondo del Gluten free e delle intolleranze alimentari.

Contenuti

• IL GLUTEN FREE E LE INTOLLERANZE ALIMENTARI (LACTOS FREE, NICHEL FREE, EGGS FREE)

• LA LEGISLAZIONE ITALIANA E INTERNAZIONALE

• LE TECNICHE DI LIEVITAZIONE

• LA PANIFICAZIONE

• I PANI SPECIALI (CIABATTA, BAQUETTE, CASARECCIO, SOFFIATO SARACENO,  MIGLIO, TEFF, AMARANTO)

• I DERIVATI DEL PANE (FOCACCIA, GRISSINI, TARALLI)

• LA PIZZERIA (PIZZA CLASSICA)

• LE BASI DELLA PASTICCERIA (PAN DI SPAGNA, FROLLE, PASTA SFOGLIA, BIGNÈ)

• LA PRIMA COLAZIONE CLASSICA E INTERNAZIONALE

• LA PASTA FRESCA ITALIANA SEMPLICE E ALL’UOVO

• I DOLCI TIPICI REGIONALI

• LA PASTICCERIA CLASSICA

• I GRANDI LIEVITATI

Opportunità di stage

Sarà possibile consolidare l’esperienza didattica attraverso un tirocinio curriculare facoltativo da richiedere al momento dell’iscrizione di 80 ore in laboratori selezionati da Paideia.

Per svolgere il tirocinio curriculare è obbligatorio essere in possesso dell’Attestato HACCP per alimentaristi in corso di validità e dell’Attestato sulla SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO (rischi generici e specifici) eventualmente frequentabili presso la nostra sede.

Coloro che lo desiderano dovranno garantire una disponibilità di orario di due settimane lavorative consecutive.

L’assegnazione della sede verrà stabilita in base a scelte organizzative e alle disponibilità delle aziende.

La rinuncia all’attività di tirocinio non comporta da parte di Paideia nessun rimborso rispetto alla quota di iscrizione.

Al termine del tirocinio è previsto il rientro a scuola per sostenere l’esame finale.

Quindi, unendo le professionalità del Maestro Favorito e della Cooperativa Paideia  il risultato che si ottiene è garantito.

Vi invitiamo ad informarvi ulteriormente per avere indicazioni più approfondite sul Master Mondiale Gluten free e le intolleranze alimentari.

Master mondiale di specializzazione sul Gluten free e le intolleranze alimentari

 

 

 

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Pasta sfoglia: la ricetta dei 5 giri di pasta

La moltitudine di ricette con la base di pasta sfoglia ci permette di poterla utilizzare come più ci piace…dolce o salata è un vero portento in cucina.

Siamo abituati ad acquistarla già pronta…ma se provate la pasta sfoglia fatta a mano capirete all’istante quali siano le differenze.

Forse ci lasciamo spaventare dalla sua lavorazione che può apparire faticosa; ma lasciatevelo dire…ne vale veramente la pena!

Infatti la sua caratteristica principale è da trovare nella lavorazione senza la quale la particolarità della consistenza non avrebbe ragione di esistere.

Ci sono dei rigorosi passaggi da rispettare per ottenere il giusto impasto di pasta sfoglia e più precisamente sono detti “5 giri di pasta“.

Questo metodo è da attribuire al cuoco nonché scrittore francese Marie-Antoine Carême che per le sue doti culinarie veniva anche chiamato “il cuoco dei re e il re dei cuochi”.

Ora bando alle chiacchiere…mettiamoci all’opera!!!

Ingredienti

  • g 600 Miscela gluten free per pane, pizza e focaccia
  • g 25  grappa secca
  • g 50 olio di semi di girasole
  • g 280 acqua
  • g 5 zucchero semolato o grezzo
  • g 2 lievito di birra fresco
  • g 300 burro
  • g 20 farina di guar senza glutine
  • g 5 sale fino

Preparazione Pasta sfoglia

Miscelare nella planetaria munita di gancio a foglia, 500 grammi di miscela gluten free per pane, pizza e focaccia , lo zucchero, il sale e il lievito di birra fresco.

Aggiungere quindi la grappa, l’olio di semi e l’acqua e lavorare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Coprire l’impasto ottenuto con la pellicola da cucina e lasciarlo riposare in frigorifero per 8/10 ore.

Trascorso questo tempo lavorare i rimanenti 100 grammi di miscela pane pizza e focaccia con la farina di guar e il burro.

Ottenuto un impasto compatto e plastico formare un panetto, coprirlo con la pellicola da cucina e lasciarlo riposare 30 minuti in frigo.

Stendere il primo impasto in un quadrato di circa 30 centimetri per lato ed adagiarvi al centro il panetto precedentemente schiacciato a mattarello e di forma rettangolare.

Ripiegare il primo impasto sul panetto, un lato sull’altro, e con il mattarello passare sopra al burro in modo da stenderlo.

Fare attenzione a lavorare la pasta sempre nello stesso senso, mantenendo una forma il più possibile rettangolare.

Ottenuto un rettangolo, piegare la pasta in tre parti, portando il lembo più vicino a voi verso il centro, poi appoggiandovi sopra l’altro lembo.

Girare la sfoglia di 90° in senso orario, in modo da avere il lato lungo verso di voi, poi stenderla fino ad ottenere un rettangolo e ripiegarlo come fatto in precedenza.

Ripetere questo passaggio per un totale di “5 giri”.

Ogni due pieghe si suggerisce un riposo della pasta sfoglia ottenuta di 30 minuti in frigorifero.

A questo punto potete utilizzare la pasta sfoglia per tutte le ricette che volete…dolci o salate. A voi la scelta!!!

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Cornetto all’italiana: la ricetta della prima colazione sana

Il Cornetto all’italiana è la classica immagine che ci viene in mente pensando alla prima colazione.

Se ne conoscono un’infinità di varianti ma ognuno di noi, vuoi per gusto o per tradizione, ha le sue preferenze.

Il Cornetto all’italiana in realtà è una variazione del kipferl austriaco (prodotto dolce o salato con una forma tendente alla mezza luna).

Più o meno verso la fine del 1600, grazie alle relazioni di tipo commerciale tra il nord Italia e l’Austria, il kipferl venne importato.

Grazie alla maestria dei fornai veneti, la ricetta originale austriaca subì delle modifiche, fino ad arrivare all’attuale cornetto all’italiana di oggi.

Preparate gli ingredienti…ora mettiamo le mani in pasta!!!

Ingredienti

  • g 500 Miscela per dolci
  • g 100 farina di quinoa
  • g 100 Farina di lenticchia
  • g 300 zucchero grezzo
  • g 20 lievito di birra fresco
  • g 200 biga senza glutine
  • g. 50 miele
  • g 100 olio di semi di girasole
  • g 50 Burro di cacao
  • g 200 tuorli
  • g 300 uova intere
  • g 300 di burro
  • g 10 sale fino

Preparazione del cornetto all’italiana

Per preparare il cornetto all’italiana inserire in una planetaria con gancio a foglia la Miscela per dolci la farina di quinoa, la Farina di lenticchia lo zucchero, il lievito di birra e il sale.

Data una prima mescolata aggiungere poi la biga, il miele, l’olio di semi, il burro di cacao, i tuorli e le uova.

Far lavorare fino ad ottenere un impasto liscio e ben omogeneo.

Coprire con pellicola da cucina e lasciare riposare in frigorifero per 12 ore.

Trascorso il tempo indicato, stendere la pasta in un quadrato di 30 centimetri per lato ed adagiarvi al centro il panetto di burro appiattendolo leggermente.

Ripiegare quindi l’impasto un lato sull’altro e con il mattarello passare sopra al burro in modo da stenderlo.

Fare attenzione a lavorare la pasta sempre nello stesso senso, mantenendo una forma il più possibile rettangolare.

Ottenuto nuovamente un rettangolo, piegare la pasta in tre parti, portando il lembo più vicino a voi verso il centro, poi appoggiarvi sopra l’altro lembo.

Girare la sfoglia di 90° in senso orario, in modo da avere il lato lungo verso di voi, quindi stendere la pasta fino ad ottenere un rettangolo.

Ripiegare come fatto in precedenza e ripetere l’azione per 5 volte in totale.

Ottenuto un impasto spesso circa 3 mm, tagliarlo in triangoli regolari e arrotolare partendo dalla parte più larga.

Disporre il cornetto all’italiana su di una teglia foderata con carta da forno e cuocere a forno preriscaldato a 180 °C per circa 15 minuti.

Sfornare e lasciare intiepidire.

Ora gustatevi il nostro cornetto all’italiana gluten free…Buona e sana colazione a tutti!!!

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Panini soffici con miele olio evo e arancia

I Panini soffici con miele olio evo e arancia …il giusto abbinamento ai secondi piatti o ai contorni oppure per accompagnare gli affettati.

Dalle diverse forme: dal tondo, allo sfilatino, a forma di treccia o di ciambella, a tartaruga…

E poi la consistenza che può essere morbida, croccante o croccante fuori e morbida dentro….

Per non parlare poi degli ingredienti…e qui ci si può veramente sbizzarrire perché in natura possiamo trovare una quantità impensabile di “elementi” che possono trasformare dei semplici panini in vere e proprie opere d’arte.

Vi è mai capitato di passeggiare per strada e all’improvviso il vostro naso cattura quel particolare profumo che solo il pane appena sfornato sa dare?

Vi è capitato poi di essere presi da un’irrefrenabile voglia di accontentare le vostre papille gustative?

E di acquistare all’istante quel prodotto che ha catturato la vostra attenzione olfattiva?

Bene! Anche se non vi fosse capitato noi siamo qui pronti a facilitarvi il compito, senza uscire di casa e senza farvi troppe domande.

Con la nostra ricetta dei Panini soffici con miele olio evo e arancia vi guideremo alla scoperta di nuovi profumi e nuovi sapori.

Provare per credere!!!

Ingredienti

Preparazione dei panini soffici con miele olio evo e arancia

Nella planetaria inserire la miscela base senza glutine, 10  grammi di farina di riso, la farina di mais bramato, il lievito e il sale.

Avviare la planetaria munita di frusta a gancio ed aggiungere l’acqua, il miele, l’olio evo e lavorare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.

Coprire il tutto con della pellicola da cucina e far riposare 4 ore in frigorifero.

Lavorare nuovamente l’impasto e creare i panini soffici con miele olio evo e arancia di circa 30 grammi di peso.

Spennellare i panini soffici con miele olio evo e arancia con acqua e cospargerla con i corn flakes e la farina di riso.

Sovrapporre  le scorze d’arancia e disporre i panini soffici con miele olio evo e arancia in teglia e lasciare lievitare per 60 minuti a 28 °C e il 75% di umidità.

Preriscaldare il forno a 230 °C ed infornare la teglia.

Dopo 5 minuti di cottura abbassare il forno a 180 °C e proseguire la cottura per altri 15 minuti.

Sfornare i panini soffici con miele olio evo e arancia, lasciare raffreddare su una gratella e poi servire.

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Tagliatelle…un sapore che sa di famiglia

Le Tagliatelle …la tipica pasta fresca fatta in casa che ci ricorda le domeniche in famiglia, lo stare insieme, i grembiuli delle nonne che sapevano di amore!

Spesso il cibo evoca in noi dei ricordi, associamo ciò che mettiamo in bocca a degli eventi che ci riportano alla memoria fatti vissuti anni fa…e le Tagliatelle hanno  questa magia.

Le nostre nonne che per il pranzo della domenica cominciavano a cucinare già dal giorno prima e la famiglia, spesso numerosa, si raccoglieva intorno a quella tavola con la tovaglia bianca che profumava di sapone.

Poi negli anni, magari per pigrizia o perché le donne sono sempre più impegnate nel lavoro, la tradizione della pasta fatta in casa è andata via via sempre più scomparendo lasciando il posto al classico prodotto industriale essiccato.

Ora si sta riscoprendo il piacere del “fatto da me” e le Tagliatelle ne sono l’esempio lampante.

Noi vi proponiamo la nostra ricetta perché sappiamo fare bene il nostro mestiere e ne garantiamo il successo.

Con le nostre Tagliatelle vi faremo fare un balzo nel passato, direttamente nelle braccia delle nostre care nonne.

Ingredienti

Preparazione delle Tagliatelle

Sgusciare le uova e porle in una ciotola. Sulla tavola di legno disporre a fontana la miscela base senza glutine mescolata con il sale.

Al centro della “fontana” versare le uova e l’olio e cominciare ad impastare.

Lavorare il composto fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Coprire con pellicola trasparente e lasciare riposare per 30 minuti in frigorifero. (Ovviamente questo procedimento può essere fatto anche con l’ausilio di una planetaria).

Trascorso il tempo necessario al riposo prendere la pasta fresca e stenderla con il mattarello sul piano leggermente infarinato con altra miscela, fino a portarla ad uno spessore di 3 mm.

Se necessario con altra miscela base spolverare  ulteriormente la sfoglia ottenuta prima di arrotolarla su se stessa.

A questo punto con un coltello o una rotella liscia per pasta, tagliare le Tagliatelle della larghezza desiderata.

Aprirle su di un vassoio e fatele riposare per 5 minuti.

Cuocere in abbondante acqua salata.

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